Il coronavirus ci sta facendo passare dei giorni strani.
Non è mia intenzione diventare l’ennesima voce che ne parla, credo anzi che se ne stia discutendo fin troppo.
Le testate giornalistiche e i mass media ce la stanno mettendo tutta per esasperare al massimo le nostre paure: il loro obiettivo è attirare la nostra attenzione con titoli sempre più sensazionali e allarmanti che colpiscono in pieno il nostro cervello rettiliano.
In questo marasma di preoccupazione, la soluzione più sensata è fare riferimento ai siti ufficiali.
Qui puoi trovare il sito del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Invece qui quello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization): https://www.who.int/
Se hai prenotato un viaggio e vuoi sapere se la tua meta sta temporaneamente subendo delle restrizioni sanitarie, ti consiglio di controllare il sito della Farnesina viaggiaresicuri.it, la fonte più affidabile, e costantemente aggiornata, sulle informazioni turistiche di tutti i Paesi del mondo.
Ti basterà scrivere il nome del Paese interessato in “Cerca Paese” e leggerne le notizie sulla la scheda di riferimento.
A questo proposito, faccio davvero i complimenti a Jessica del blog CheViaggiTiFai per aver sfornato un articolo super aggiornato in merito alle restrizioni dei vari Paesi nei confronti dell’Italia a causa del coronavirus, andate a dare un’occhiata qui: https://cheviaggitifai.it/coronavirus/
Cerchiamo di informarci correttamente, evitiamo allarmismi o panico e soprattutto basta di aver paura dei cinesi, perché NON SONO IL VIRUS: è ora di finirla con queste str****te.
Ho pensato a lungo a cosa scrivere in questo articolo.
Sinceramente non sono preoccupata per il coronavirus: sono certa che con le dovute cautele e gli strumenti a disposizione lo supereremo, come già abbiamo fatto in passato con altre malattie. Allo stesso tempo però, non mi piace fare finta di niente e con il clima che si respira in questi giorni non mi va di snocciolare a caso le caratteristiche di qualche capitale per invogliarti a partire.
Per quello ci sarà tempo.
Ho iniziato a riflettere sulla mia passione per i viaggi, su quelli più belli che ho fatto e che mi hanno lasciato qualcosa dentro.
Ho scoperto che uno in particolare è stato decisivo.
Il viaggio 0.
E’ stato il più difficile in assoluto perché ero sola in luoghi sconosciuti che nessun altro aveva mai visitato prima.
E’ stato il più sacro perché mi ha donato una consapevolezza rara delle cose che mi circondano.
E’ stato il più doloroso ma allo stesso tempo anche quello più appagante di tutti di gli altri.
Il viaggio 0 è quello che ho fatto dentro me stessa.
Quello che voglio dirti, è che per il viaggio più importante della tua vita non hai bisogno di prendere nessun aereo.
Il viaggio 0 è l’esplorazione dei tuoi desideri più profondi, è l’immersione nel mare delle tue paure impronunciabili, è lo strapiombo sulle debolezze che mai avresti ammesso a te stesso e che cerchi di soffocare ogni giorno.
La cosa incredibile è che il prezioso biglietto per questa destinazione d’eccellenza ce l’abbiamo già tutti in tasca ma troppo spesso rimandiamo nell’utilizzarlo.
Quando siamo bambini non abbiamo paura di essere noi stessi.
Non abbiamo bisogno di mentire per compiacere gli altri e assecondiamo la nostra felicità senza sentirci in colpa per questo.
Poi diventiamo grandi e arriva il momento in cui dobbiamo scegliere forzatamente una via da seguire, spesso già battuta da altri e con i binari già definiti. Iniziamo a guidare: all’inizio siamo incuriositi dal paesaggio, poi ci accorgiamo che il pilota automatico è inserito e smettiamo di prestare attenzione.
Piano piano siamo risucchiati dalla velocità frenetica degli eventi che ci accadono tutti i giorni: pensiamo che ci sarà tempo per cambiare le cose e che è solo una fase passeggera, quell’amico che non sentiamo da tanto lo chiameremo domani, quel corso di tennis lo rimandiamo alla prossima settimana… e intanto la vita scorre.
Non ti disperare, esiste un antidoto a questo virus (che è molto più pericoloso di quello di cui ti ho parlato all’inizio!).
Devi però fare una cosa difficilissima e potente: mettiti in ascolto.
Sii estremamente sincero con te stesso, metti nel tuo bagaglio tanta umiltà e inizia il tuo viaggio, ovunque tu sia.
Facile, no?
Ti svelo anche un altro piccolo segreto: il viaggio 0 non finisce mai.
Una volta che avrai scoperto il compagno di viaggio che è in te, non potrai più farne a meno.
Per me, il viaggio è diventato un modo di vivere la vita.
Quando sono in movimento sono la versione di me che amo di più: mi sento libera da ogni catena e coerente con me stessa.
Mi sento viva.
Con questo stato d’animo e questa consapevolezza, capisci bene che la meta può essere qualsiasi.
Se sai di cosa sto parlando, se le tue corde risuonano dentro mentre leggi queste parole, sarei grata di conoscere la tua storia. Una delle mie passioni più grandi è ascoltare testimonianze diverse dalla mia: credo molto nello scambio di opinioni e di esperienze, mi fanno sentire connessa con l’altro e in pace con il mondo.
“Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee”.
George Bernard Shaw
Raccontami cosa hai trovato per strada. Dimmi qual’è stato l’ostacolo più difficile del tuo viaggio e a che punto sei del percorso.
Se invece fino ad ora hai rimandato, non aspettare più.
Fallo ora, quel viaggio 0.
Ci saranno difficoltà e spesso ti sentirai perso.
Ma inevitabilmente troverai la rotta giusta e allora in alto vedrai brillare le stelle.
8 Comments
Smaury
Il viaggio 0 e’ il viaggio più difficile da fare. non devi comperare biglietto, scegliere itinerari, chiedere ad un amico di accompagnarti. per decidere di intraprendere il viaggio 0 devi avere voglia di stare con te stesso, di accettare il bagaglio che hai da portare per poi scegliere cosa lasciare e cosa tenere.
il viaggio 0 necessita di pazienza e disponibilita’ a non fare programma.
si impara tantissimo a viaggiare cosi’.
si impara la forza che si possiede, l’ascolto del cuore che batte e la visione dei sogni che conserviamo.
Sara Antonioli - Il bagaglio fuori misura
Ciao cara,
che bello leggerti.
Hai ragione, non possiamo cambiare il bagaglio da portare, ma possiamo scegliere cosa metterci dentro lungo la strada.
Un abbraccio grande
Mila
Ciao Sara, scrivi molto Bene. Questo articolo è davvero interessante E cI Ritroviamo un po’ tutti nelle tue parole. Il monda sta compiendo un grandissimo viaggio zero
Sara Antonioli - Il bagaglio fuori misura
Ti ringrazio Mila, mi fa piacere esserti arrivata.
Vediamo come usciremo da questo viaggio zero collettivo.
Un abbraccio
Sabrina ciccarelli
Troppo bello il viaggio 0! Condivido con Grande piacere l’articolo! Grazie Sara <3
Sara Antonioli - Il bagaglio fuori misura
Mi fa un piacere immenso, ti ringrazio cara Sabry!
Un abbraccio grande
Catia
Condivido cara Sara,ed è il viaggio più difficile ma è l Unico che dia senso.
Sara Antonioli - Il bagaglio fuori misura
Ciao Catia,
esattamente. Occorre partire da dentro prima di andare fuori 🙂